In
merito alle posizioni del consigliere di minoranza Grillanda,pubblicate
sulla stampa in questi giorni, il sindaco di Berra, Eric Zaghini,
intende esporre alcune considerazioni.
«Non
volevo, e mi spiace, tornare ancora una volta sul tema dei campi
estivi organizzati e gestiti dall’ASSP dell’Unione dei
Comuni Terre e Fiumi presso il centro educazione ambientale del CADF
di Serravalle, ma francamente trovo che il consigliere Grillanda,
stavolta, abbia oltrepassato il segno della decenza».
«Abbiamo spiegato a lui ed ai suoi che i campi sono un'azione
istituzionale dell'Assp nell'ambito del suo mandato, e ricordato che
in tutta la provincia esiste un'offerta formativa estiva adeguata, e
non proposta con l'intenzione di concorrere con i privati, ma solo
per assicurare a tutte le famiglie pari opportunità di accesso ad un
servizio per loro fondamentale e rammentato come i campi estivi
siano stati organizzati a Serravalle, oltre che a Copparo (dove
peraltro si sono sempre svolti), per assicurare un miglior accesso
al servizio a tutte le famiglie residenti nel territorio
dell’Unione. Pur utilizzando un linguaggio che ho sempre ritenuto
comprensibile, e confidando in una facile comprensione, devo
prendere atto che ogni sforzo di comunicazione con il capogruppo di
Minoranza è stato vano. I campi sono stati gestiti dall'ASSP e non
dal comune di Berra, come lui continua a sostenere: o non capisce o
finge di non capire per rinfocolare polemiche su un'attività cessata
in agosto. A parte la perdita della cognizione delle parole usate,
anche una preoccupante perdita della cognizione del tempo».
«Grillanda si appella al diritto costituzionale di esprimere
liberamente il pensiero. Peccato che nessuno abbia mai cercato di
limitarlo in quel senso. É uno scherzo? Se si, è di pessimo gusto;
se non lo è, credo sarebbe perlomeno elegante che non si sentisse
libero di sferrare attacchi personali agghiaccianti nei confronti
dell'Assessore Favaron, che ricopre la sua carica per
capacità e valore dimostrato nel governo della cosa pubblica, e non
per equilibri territoriali, come insinuato».
«Ho
lanciato - conclude Zaghini - ripetuti appelli in consiglio ad
abbassare i toni ed a bandire la violenza verbale. Per questo non
posso accettare che Grillanda dica :“abbiamo
volutamente preso male la mira nello sparare (…), l’assessore
ricordi che abbiamo un’ottima mira, ma fare centro a volte potrebbe
ferire”. Si tratta di un linguaggio violento - che nel giorno
dell’attentato a Belpietro suona sinistramente grottesco - ben al di
là del limite della dialettica politica, che a Berra, in 65 anni di
vita repubblicana, non si è mai sentito riecheggiare. Spero
Grillanda voglia riflettere sul proprio lessico e che qualcuno lo
convinca, all’interno del proprio Gruppo Consiliare e magari del
PDL, a porgere le doverose scuse ad una donna, l’assessora Favaron,
che vive il proprio impegno politico con una straordinaria passione
civica». |